Merate Sposi - I Promessi Sposi
Sì... un attimo, un giorno, una vita... per sempre!
I Promessi Sposi
"Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno...", così inizia "I promessi sposi", il più famoso romanzo dell'800, scritto da Alessandro Manzoni.
Forse non tutti sanno che la vicenda è ambientata a pochi chilometri da Merate, e precisamente nei dintorni di Lecco, località che il Manzoni conosceva molto bene perché da piccolo era stato affidato ad una balia che abitava alla Cascina Costa, tra Malgrate e Mozzate, e da ragazzo aveva frequentato proprio a Merate il collegio dei Padri Somaschi.
Alessandro Manzoni trascorse quasi tutta l'infanzia e l'adolescenza nel palazzo di via San Damiano a Milano e nella villa estiva al Caleotto, a Lecco, ora nota come Villa Manzoni, da lui stesso venduta nel 1818 alla famiglia Scola e dagli anni '60 di proprietà del Comune di Lecco.
Conosceva perciò a fondo la zona del lecchese e del meratese, tanto da poter descrivere con dovizia di particolari località, case, chiese, strade e conventi e da poter delineare con precisione i suoi personaggi ed inserirli con maestria in quel contesto storico, sociale ed ambientale.
Alessandro Manzoni scrisse il suo romanzo quando ancora vivo era nella sua memoria il ricordo dei dolci paesaggi e delle stupende montagne che si specchiano nel lago di Lecco.
E forse non tutti sanno che la zona che fece da sfondo a "I promessi sposi" è attualmente nota come "luoghi manzoniani" e che c'è un percorso chiamato appunto "Itinerario Manzoniano", che ripercorre passo a passo tutte le località descritte da Alessandro Manzoni nei primi capitoli de "I promessi sposi".
Quando si dice che gli opposti si attraggono...
Pete Robinson quando si sposò pesava appena 26 chili. La moglie, che lui amava perdutamente, era una donna cannone e pesava ben 212 chili.